Voci nel silenzio

Voci nel Silenzio di Nadia Blarasin
Voci nel Silenzio di Nadia Blarasin

Venerdì 25 febbraio
 

su invito de La Maona membri di numerose associazioni genovesi e singoli intellettuali si sono riuniti presso la
 

Società di Letture e Conversazioni Scientifiche
 

per dibattere sull'opportunità di rispondere


all'appello lanciato dal cardinale Angelo Bagnasco

ai cattolici e ai laici di
buona volontà 
a prendere delle iniziative a livello politico


 

Nel drammatico deserto di valori ideali e di iniziative di lunga lena in cui vive la società ligure si è levata la voce del cardinale Bagnasco che ha affrontato nel Consiglio Permanente della CEI, con accenti angosciati, il tema della crisi dell’Italia. Successivamente, con piccole ma significative variazioni ha ripreso il discorso in ambito genovese nelTe deumdi fine d’anno nella Chiesa del Gesù.

Non vi sono precedenti, se non molto lontani nel tempo. E’ pur vero che il cardinal Ruini esortò gli elettori a disertare le urne per evitare che il referendum sulla procreazione assistita raggiungesse il quorum, è pur vero che nel 2006, sempre Ruini, condannò esplicitamente il Governo Prodi per la proposta del riconoscimento di un patto di convivenza tra gli omosessuali. E’ pur vero che sui temi della fecondazione assistita, o dell’eutanasia la Chiesa è intervenuta pesantemente sui partiti. Tuttavia, si trattava di pressioni mirate a far sì che non prevalessero interessi, o orientamenti ideali, ritenuti ostili.

Purtuttavia, le parole del cardinale non sono risuonate come uno sconfinamento di campo nei rapporti tra Stato e Chiesa perché hanno assunto il valore di un messaggio rivolto all’Italia circa le sue stesse sorti, andando ben al di là della crisi in atto e degli accadimenti di basso profilo che si susseguono nello scenario della politica, purtroppo non solo al centro, ma anche nelle regioni e nelle città.

Per guardare alla Liguria, mentre nel Ponente il Prefetto ha sciolto il consiglio comunale di Ventimiglia e ha chiesto analogo procedimento per quello di Bordighera per infiltrazioni mafiose, nel Levante, il Presidente del parco nazionale delle Cinque Terre, Franco Bonamini, un militante del vecchio PCI che si era distinto nel fare delsuoparco la meta di migliaia di visitatori dei cinque continenti, è stato arrestato per malversazioni ripetute, coinvolgendo altri amministratori, tecnici ed impiegati comunali e regionali. Episodi un tempo impensabili, che testimoniano quanto sia penetrata in profondità la mala pianta della corruzione anche laddove un tempo ben saldi erano i principi morali in cui si riconoscevano le comunità.

Il cardinale Bagnasco ha manifestato non solo sdegno e preoccupazione, ma si è posto il problema di come sia possibile risalire la china. Con toni accorati ha fatto appello in primo luogo alle comunità cattoliche ben radicate nella nostra regione, parrocchie, confraternite, associazioni di volontariato, che tanto fanno per lenire le angustie dei diseredati, delle famiglie povere e delle persone malate e sole; poi si è è rivolto a tutti gli uomini di buona volontà, appartenenti ad altre fedi, o laici, affinché uniti entrino nella arena politica per forgiare una nuova leva di amministratori preoccupati solo di perseguire il bene comune.

Solo Leone XIII con la Rerum Novarum e Benedetto XV con la soppressione delnon expeditavevano lanciato appelli di analoga tensione morale, rivolgendosi agli uominiliberi e forti,affinché il cattolicesimo italiano uscisse dalla irrilevanza politica che lo condiziona. Dopo la fine della DC, la Chiesa si è posta il problema di come riprendere il filo interrotto nei suoi rapporti con lo Stato italiano, sia dialogando con tutti i Ministeri che si sono succeduti dagli anni '90, ma anche sollecitando nei cattolici l’impegno a mettere a disposizione le loro energie morali e intellettuali per misurarsi con una società in cui sempre più numerosi sono i musulmani e che si va sempre più secolarizzando. Si sta infatti espandendo un relativismo di valori sempre più inclinato verso un vero e proprio politeismo di massa che apre la strada all’egoismo e al cinismo dei singoli e al particolarismo delle tante comunità e dei tanti ceti sociali, sempre più contrapposti gli uni agli altri.

Nel 1919 Benedetto XV non esitò a sostenere don Sturzo, che intendeva fondare il Partito Popolare e a condannare il nazionalismo quale cancrena spirituale che stava consumando l’Europa. Anche se oggi non è in vista un nuovo don Sturzo, l’appello del cardinal Bagnasco non può essere lasciato cadere nel vuoto.

La Maona, un centro in cui collaborano cattolici, laici e credenti di diverse fedi, impegnato a promuovere la cultura, ma anche la coscienza civile della città e della regione, chiama a raccolta gli uomini
liberi e fortiper rispondere all'appello.


Risposta all'appello del Cardinale Angelo Bagnasco presentato il 25 febbraio 2011
Risposta all'appello del Cardinale Angel
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Risposta all'appello del Cardinale Angelo Bagnasco dopo l'incontro del 25 febbraio
documento Una risposta al Cardinale Ang
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Relazione riassuntiva dell'incontro VOCI NEL SILENZIO del 25 febbraio 2011
Relazione riassuntiva dell'incontro VOCI
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